Ginevra Gadioli
Da Mosca a Pechino, un viaggio lento verso te, 2017-2022
video installazione, genere documentario-sperimentale
Appassionata da sempre di letteratura russa, con alle spalle un erasmus in Filologia Slava e un Master biennale in Scienze Politiche e Sociali in Estonia, sono tornata a Est, arrabbiata, dopo la morte di mio padre. Questo video documentario racchiude un viaggio durato 40 giorni da Mosca a Pechino in treno, attraverso Russia, Mongolia e Cina – la famosa transiberiana o transmongolica, in questo caso. A ottobre 2017 sono partita perché quel viaggio era diventato un bisogno irrinunciabile. Vedrete esattamente quello che ho visto, e sentirete esattamente quello che ho sentito; i brani musicali sono quelli che hanno rappresentato la colonna sonora di questo viaggio dentro me stessa. Entrerete in uno dei tanti vagoni, camminerete in qualche museo siberiano sperduto, vi aggirerete in una ex-piazza sovietica; sfiorerete le acque del Lago Baikal, vi riempirete gli occhi del silenzio del deserto dei Gobi o approderete nelle caotiche strade di Pechino. Non importa dove vi troverete, ma farete parte di questo viaggio, ad un certo punto, quando più sarà opportuno incontrarsi. La rabbia è ciò che mi ha spinta a partire, il viaggio ciò che mi ha dato il tempo di guardarmi dentro.
Passionate about Russian literature, with an Erasmus in Slavic Philology and a two-year Master in Political and Social Sciences in Estonia, I went back to the East, angry, after the death of my father. This video documentary captures a 40-day journey from Moscow to Beijing by train, through Russia, Mongolia and China – the famous Trans-Siberian or Trans-Mongolian, in this case. In October 2017 I left because that journey had become an indispensable need. You will see exactly what I have seen, and you will hear exactly what I have heard; the musical pieces are the ones that have represented the soundtrack of this journey within myself. You will enter one of the many wagons, you will walk in some remote Siberian museum, you will wander around a former Soviet square; you will touch the waters of Lake Baikal, you will fill your eyes with the silence of the Gobi desert or you will land in the chaotic streets of Beijing. It doesn’t matter where you are, but you will be part of this journey at some point when it is more appropriate to meet. Anger is what pushed me to leave, travel is what gave me the time to look inside myself.