Si chiede nel bando di raccontare “… l’essenza creativa che si nutre del cambiamento, sfuggendo ai confini rigidi della logica per abbracciare l’intuizione, l’immaginazione e il caos poetico del pensiero abbandonato alla sua stessa deriva.”

Propongo una installazione video che proietta una mescolanza di filmati, con immagini e musiche varie e contrastanti di sottofondo.

Indispensabile per rispettare il concept dell’opera che fra il proiettore e il fondo sul quale si proietta avvenga il passaggio dei visitatori la cui ombra si aggiungerà via via a quanto proiettato, in modo da rendere il tutto legato al fluire del momento attuale e dove “…il visitatore diventa coautore dell’ambiante.” nel fluire del tempo.

Si vedranno immagini di traffico, ossessione del nostro vivere attuale, interrotte da foto di opere realizzate in momenti vari del mio percorso artistico, e pesciolini rossi che nuotano tranquillamente nei sotterranei allagati di un vecchio forte austroungarico, per finire con la catastrofica immagine della famosa esplosione atomica chiamata ZAR BOMB…quasi un found footage.

Un pezzo della mia vita. La vita, la nostra vita.

—Manuela Bedeschi, giugno 2025