Il focus di quest’anno di Artfarm Pilastro è il tema “Fluid-A-Mente”, un gioco di parole tra “fluido” e “spirito”. Si riferisce al pensiero in movimento, all’apertura all’imprevedibile, alla creatività che nasce dal lasciar andare. Invece di forme fisse e messaggi chiari, si tratta di processi, stati d’animo e risonanze interiori.

Anche i miei dipinti seguono questo principio. Le immagini non raffigurano luoghi concreti, ma paesaggi immaginari, nati dalla memoria, dal sentimento e dal movimento interiore. Esprimono una comprensione della natura non idilliaca, ma dinamica, fugace ed elementare. Dissolvendo la forma a favore di luce, atmosfera ed emozione, mi sento in sintonia con artisti come William Turner.

Le mie opere non vengono create in loco o da un modello. Si sviluppano in studio, a partire da immagini interiori. I titoli – spesso nomi di isole o coste – rimandano a viaggi tanto reali quanto fittizi. Osservare il dipinto diventa un viaggio in uno spazio aperto e stratificato.

Come parte dell’Artfarm, il dipinto è arricchito da un’installazione sonora: la presenza dei visitatori attiva i suoni, trasformandoli in partecipanti e co-creatori dell’opera d’arte. Questo crea un’esperienza che oscilla tra immagine, spazio, suono e percezione: aperta, fluida e soggettiva. L’arte non è presentata qui in una forma chiusa, ma piuttosto intesa come uno stato: uno spazio tra immaginazione, memoria ed esperienza sensoriale. Fluido, nel senso migliore del termine.

—Ursula Heindl