Artfarm Pilastro Special Edition d’autunno
Come se niente fosse – Come se fosse niente
Nel tempo fuori tempo – Nel luogo fuori luogo
Criptoteatrino – Sanguinetto Verona
Dopo il successo dell’edizione di giugno a Pilastro di Bonavigo é inopinatamente gemmato un evento laterare nel criptoteatrino di Sanguinetto.
Fukushima Dragon, Alessandra Pescetta
Senza Titolo, Andrea Carega
Waiting for the Vaccine, Nicolo Pascale Guidotto
Niente, Giovanni Battista Bacilieri
Your Redeemer, Steve Ingham
EXTRA-DREAM, Iolanda Martini
Torna a casa Nike, Umberto Polazzo
Sentinelle (Sentinels), Alberta Bamonte e Enrico Guariento
Sigma, Ralph Hall
performance
Un Sasso sullo stomaco o preso e sospeso con due mani per non farlo cadere.
Con questa performance Ralph Hall esprime su di se il peso della vita e del mondo che lo circonda e che lo ha travolto lungo tutto il corso della sua esistenza. Una performance che si potrebbe anche ricondurre a quella del 2015 « The Last 2.0 « dove l’artista per ore stava con la testa dentro una Gabbia. Con Sigma Ralph vuole attirare l’attenzione del pubblico portandolo verso una riflessione di convincimento sulla tragedia della vita intesa come peso irremovibile e sempre presente
Sasso inteso come blocco come tormento antiestetico che spesso affligge l’uomo con la depressione , un blocco emotivo verso l’azione , il dolore e allo stesso tempo tempo il dilemma sulla domanda, e la felicità ?
A Rock …on the stomach or taken and suspended with two hands to keep it from falling…
With this performance, Ralph Hall expresses the weight of life and the world around him, which has overwhelmed him throughout his life.
A reflection on the tragedy of life that becomes an irremovable and ever-present burden.
A torment that, moment after moment, is increasingly serious, especially when extended to the damage that humanity is doing to the planet and which makes us feat for the future of next generations.
The Stone … understood ad torment that often afflicts the man with depression, a emotional block towards the will to act, as oppressive pain. What about happiness?
—Maria Laura Pappalardo