Chiara Fogliatti

STIGE (2022)

LomoChrome Purple 35 mm ISO 100–400

acqua del fiume Adige, detersivo per piatti, sale, limone

Ira

29.7 x 42 cm

Rabbia moderna

80 x 120 cm

Accidia

29.7 x 42 cm



Stige è un’installazione fotografica che mette in luce il processo che si va ad applicare per modificare i rullini attraverso le film soup. Attraverso l’immersione e la decantazione in soluzioni di diverso genere, la pellicola fotografica va a modificarsi impremendo su di sé il contenuto liquido, creando immagini, lasciando ombre, ricordi, segni indelebili, bruciature che dilaniano, increspature, colori non realistici, vere e proprie visioni infernali. Scatti che, come le anime immerse nel fiume Stige, in superficie violente mentre immerse statiche e rimuginatrici, danzano in uno Stige contemporaneo, lontano dalla visione classica, un fiume dove i peccatori moderni si immergono volontariamente, dove, consci delle loro azioni in vita, affrontano il loro destino facendo sentire il loro grido ancora una volta.

‘Styx’ is a photographic installation that highlights the process that is applied to modify the rolls through the film soup. Through immersion and decantation in solutions of different kinds, the photographic film modifies itself by pressing the liquid content onto itself, creating images, leaving shadows, memories, indelible marks, tearing burns, ripples, unrealistic colors, true and their own infernal visions. Shots that, like souls immersed in the River Styx, violent on the surface while static and brooding, dance in a contemporary Styx, far from the classical vision, a river where modern sinners voluntarily immerse themselves, where, aware of their actions in life, they face their fate by making their cry heard once again.